martedì 9 febbraio 2010

3 progetti da scoprire....

Occasione da non perdere

Un Consiglio Comunale importante quello che si svolgerà Giovedi prossimo 11 Febbraio.

In apertura alle ore 18,00 la Celebrazione del "Giorno del Ricordo" per richiamare e ripercorrere una tappa dolorosa della nostra storia recente che ha segnato molti nostri concittadini.

Ma alle ore 21,00, così come richiesto dal Gruppo Consigliare del Pdl, saranno mostrati al consiglio comunale ma anche ai cittadini di Carpi tre importanti progetti che questa amministrazione ha messo in cantiere e che crediamo sia doveroso condividere con la città tutta.

Doveroso perchè lunga è l'attesa per la realizzazione, per l'impatto che avranno su alcuni luoghi simbolo, per le osservazioni che la loro conoscenza potrà fare scaturire.

Si tratta del progetto della nuova Piscina comunale, del progetto per la realizzazione di un parcheggio interrato nel Piazzale della Meridiana e del progetto di sistemazione di Piazza Martiri.

Le sedute del CC sono pubbliche e aperte a tutti, ecco perchè questa è una occasione da non perdere per visionare direttamente come cambierà la città.

venerdì 5 febbraio 2010

Conferenza

«La Repubblica riconosce il 10 febbraio quale "Giorno del ricordo" al fine di conservare e rinnovare la memoria
della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell'esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati
nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale» (legge 30 marzo 2004 n. 92)
La Conferenza pubblica si tiene nell’ambito della seduta del Consiglio comunale
Interviene
Lorenzo Bertucelli
Presidente della Fondazione ex-Campo Fossoli
Docente di Storia dell’Europa Contemporanea - Università di Modena e Reggio Emilia
Conferenza pubblica
Giorno del Ricordo
Il problema del confine orientale nel Novecento
Guerra, Foibe ed esodo tra il 1943 e il 1954
Giovedì 11 febbraio 2010 - Ore 18.00
Sala del Consiglio comunale
Palazzo Scacchetti - C.so Alberto Pio, 91 - Carpi

giovedì 4 febbraio 2010

canile, paragoni e strumentalizzazioni

Da qualche giorno a questa parte sulla stampa locale, si sono susseguiti diversi articoli che parlavano del Canile di Carpi, tematica che dopo aver visitato la struttura di S. Marini ho deciso di portare all’attenzione del consiglio comunale con il mio intervento a commento del bilancio di previsione 2010.

Ho scelto di parlare del canile non per questioni ideologiche, ma semplicemente per far si che il lavoro dei volontari e la precaria situazione della struttura avessero la giusta attenzione.

Risultato che probabilmente è stato ottenuto, ma purtroppo con toni ed affermazioni che non condivido e dalle quali mi dissocio, reputo assolutamente sbagliato il paragone tra i bisogni delle Persone (che siano rom, sinti, italiani o stranieri non fa nessuna differenza) e quelli degli animali, ma ritengo altrettanto sbagliato il comportamento di chi, strumentalizzando queste affermazioni, per esclusivi fini politici (le elezioni sono vicine) rischia di spostare l’attenzione su di una sterile “diatriba politica” rischiando così di far perdere di vista il vero obbiettivo.

Rostovi Cristian

lunedì 1 febbraio 2010

canile articolo apparso il 31/1/2010 su Modena Qui

Tagliati i fondi al canile di San Marino
I volontari: «Speriamo nella solidarietà dei carpigiani»
Volontari del canile comunale sul piede di guerra: nei meandri del bilancio appena approvato, tra gli altri tagli, anche la voce sul canile ha subìto una riduzione (del 10%) dei finanziamenti destinati alla struttura di San Marino.
«La convenzione annuale - spiega Sara Bompani, una dei venti volontari del Gruppo zoofilo carpigiano, che gestisce la struttura - è stata modificata con una riduzione di 7.400 euro.
In più il Comune ci ha lasciato in uso il furgone con cui facciamo il servizio di accalappiatura, ma tutte le spese per mantenerlo (benzina, assicurazione, bollo auto, riparazioni) da oggi le dovremo sostenere noi: in totale un taglio da oltre 10mila euro».
Le difficili condizioni in cui versano le casse comunali a causa della crisi ha avuto ripercussioni negative su diversi servizi: sono note le polemiche seguite alla cessazione di alcuni appalti (come quelli con In&Co e, fino a prova contraria, con la Cooperativa ‘Il Mantello’).
A questi si aggiunge il pesante taglio al canile, una struttura che avrebbe bisogno di opere di ristrutturazione e messa in sicurezza.
Ma con i soldi se ne sono andati anche gli interventi pattuiti dall’assessore competente, Simone Tosi, con i volontari: «Ci hanno già fatto sapere - continua Sara - che non c’è denaro per intervenire.
Ma qui c’è assoluto bisogno di mettere a posto le gabbie: le lamiere sono pericolanti e qualcuno potrebbe farsi male».
Gli stessi box che sono stati messe in piedi anni fa dai volontari, in maniera abusiva per fronteggiare le esigenze in costante crescita: «Il Comune era a conoscenza di tutto ciò, ma ci dissero di fare da soli, loro non avrebbero potuto costruirle».
Come già accennato, anche il servizio di accalappiatura è a rischio per mancanza di fondi: in altre città compete alla municipale ma a Carpi è da sempre effettuato dal canile.
«Di per sé non sarebbe un problema, ma dover pagare tutte le spese del mezzo complica le cose».
La questione del canile è stata ripresa anche da Cristian Rostovi, consigliere del Pdl, nel suo intervento sul bilancio di previsione 2010: «Perché la giunta parla di manutenzione straordinaria (specificando, recinti ed aree di sgambettamento) quando al canile sono ancora presenti coperture in amianto, non ci sono le uscite di sicurezza e non sono rispettate le norme antincendio?» ha chiesto il consigliere.
Necessari o no, i tagli risultano quantomeno ingenerosi verso un’associazione di volontariato che da anni si impegna per questo servizio: «Noi - conclude Sara - facciamo comodo all’amministrazione, che altrimenti dovrebbe impiegare personale in proprio e pagarlo.
Amiamo questi animali e siamo attenti alla loro salute e alimentazione, ma senza quei soldi sarà dura portare avanti il canile.
Intensificheremo le raccolte fondi: ci rimettiamo alla solidarietà dei cittadini».
Daniele Franda
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