mercoledì 17 settembre 2014

Cappuccina. questione di coerenza

A seguire il mio articolo sulla cappuccina che sarà pubblicato  sul prossimo numero di Carpicitta, il giornalino del comune

Un polmone verde, a ridosso del centro città, a rischio concreto di cementificazione. E' ciò che sembra toccare al Parco della Cappuccina, storica area verde a ridosso del cimitero, dentro cui l'amministrazione comunale ha deciso di far sorgere un care residence, una struttura per anziani. Ovviamente la costruzione di una struttura a favore dei soggetti deboli non può che essere vista di buon occhio, ma è il luogo che lascia perplessi. La risposta dell'assessore Depietri ad una interrogazione da me presentata in consiglio non ha lasciato spazio ad interpretazioni: “La costruzione è prevista sul lato nord di via Nuova Ponente a fianco dell’ex Cappuccina con accesso da via Baden Powell. Per poter realizzare l’opera è stata adottata apposita Variante urbanistica con deliberazione del Consiglio comunale del 27 marzo scorso e l’opera è stata inserita nel Programma triennale delle Opere pubbliche 2014-16. L’amministrazione non ha mai preso in considerazione l’eventualità di ricollocare in altra zona del territorio comunale l’opera”. Dunque il care residence si farà, e a farne le spese sarà ancora una volta il verde, troppo spesso bistrattato dalle giunte di sinistra che si sono succedute negli ultimi decenni. E dire che era stato lo stesso sindaco Alberto Bellelli, durante la recentissima campagna elettorale, a parlare di consumo zero di territorio, di riqualificazione da privilegiare rispetto a nuove costruzioni. Dunque non è il caso di cercare un'area già edificata e che possa essere riqualificata e adattata allo scopo? Io credo di sì: così facendo si ridarebbe vita ad un luogo già esistente (probabilmente risparmiando anche denaro pubblico) e allo stesso tempo si preserverebbe una zona verde importante come quella della Cappuccina. Del resto questa è anche la volontà espressa di recente da Sel, l'alleata del Pd che esprime in giunta l'assessore Cesare Galantini. Nel proprio programma politico presentato alle ultime elezioni amministrative Sel si ripropone l'obiettivo di “estendere il bosco della Cappuccina creando un grande parco urbano, tra la Tangenziale, il Parco del cimitero e via Peruzzi”. La Cappuccina era già stata al centro del dibattito nel 2010, grazie ad un'interrogazione del consigliere Pd (oggi capogruppo dello stesso partito) Paolo Gelli, che chiedeva lumi all'assessore Simone Tosi in merito a questo importante polmone verde, in quel momento storico considerato alla stregua di un'alternativa al Parco Lama. Interessante la risposta di Tosi: “Quest’area per sua natura è votata ad essere un grande polmone verde, già utilizzato dai cittadini di Carpi. Il Parco delle Rimembranze, meglio conosciuto come parco del Cimitero, è stato uno dei primi parchi attrezzati in città e risponde molto bene alle esigenze di aggregazione di una parte importante dei residenti del centro storico; se pensiamo poi all’uso aggregativo e sociale che svolgono gli orti della Cappuccina, il parco vicino alle scuole di infanzia, secondarie e superiori che si collocano sul lato nord di questo quadrilatero, si capisce immediatamente la valenza di quest’area. Permettere il collegamento tra il parco del Cimitero e quello intitolato a Baden Powell e perché no, anche collegare le aree verdi a ridosso del Peep attraverso percorsi ciclo-pedonali è sicuramente un progetto ambizioso e complesso, che però ci permette di poter ridisegnare in senso ‘verde’ un pezzo significativo del nostro territorio. Tutto questo però si scontra con limitate risorse, che è opportuno a mio avviso concentrare alle emergenze ed esigenze contingenti che la nostra comunità sta affrontando in questo difficile momento”. Insomma, la Cappuccina va preservata e valorizzata. Di certo la realizzazione di una struttura per anziani (pur essendo, ribadisco, un progetto condisivibile) finirebbe per contraddire le dichiarazioni di pochi anni fa nonché le promesse elettorali fatte dalla coalizione di centrosinistra. Una questione di coerenza, dunque, e di buon senso.