Canile, arrivano promesse ma di soldi neanche l’ombra
«Non è possibile tirare in ballo il governo in un’interrogazione sul canile, sono del tutto insoddisfatto della risposta dell’assessore Tosi».
Ha tutte le ragioni per esserlo, il consigliere Cristian Rostovi (Pdl), dopo aver sentito la risposta alle domande poste circa le condizioni della struttura intercomunale di San Marino.
Era stato proprio ModenaQui a portare all’attenzione di istituzioni e cittadinanza le serie problematiche che il canile carpigiano si trova ad affrontare: alle carenze strutturali, alla mancanza del rispetto delle norme di sicurezza e il conseguente rischio corso da animali e volontari, si sono sommati i tagli effettuati dall’amministrazione, nell’ottica di un bilancio quantomeno traballante.
Se l’interrogazione di Rostovi doveva servire per capire quali fossero le reali intenzioni della giunta sulla struttura, la risposta dell’assessore all’Ambiente è servita per capire che di intenzioni ce ne sono davvero poche.
Alquanto vaghe e imprecise alcune dichiarazioni di Tosi, che ha negato la mancanza degli standard di sicurezza e ha imputato alle deiezioni dei cani il degrado della struttura, ‘impegnandosi’ a cercare di onorare gli impegni presi con il Gruppo Zoofilo carpigiano entro il 2010.
L’assessore ha fatto una lunga premessa, in cui ha rispolverato il vecchio adagio di un bilancio che deve fare i conti con la crisi e con il patto di stabilità imposto dal governo.
«Con queste risposte - ha replicato Rostovi - Tosi conferma il mio sospetto: al canile non c’è mai andato.
Non si è assunto la responsabilità di fornire date o scadenze per gli interventi».
Il sospetto del consigliere del Pdl trova conferme anche nelle parole di Fabrizio Buccedi, responsabile dei volontari del Gruppo Zoofilo che gestisce il canile: «Sì, è vero, non è ancora venuto.
Si sta impegnando, abbiamo anche accettato i tagli, però avremmo voluto avere risposte più concrete.
Lo stato strutturale è critico (sta crollando il tetto, una volontaria cadendo si è rotta l’anca, mancano i piani di fuga) l’assessore ha parlato solo di interventi straordinari.
Tengo a sottolineare che siamo apolitici, e che il nostro è un servizio sanitario volto alla prevenzione delle malattie, alcune mortali per l’uomo, che purtroppo si stanno diffondendo di nuovo a causa proprio della chiusura dei canili nel centro Italia».
Daniele Franda
Ha tutte le ragioni per esserlo, il consigliere Cristian Rostovi (Pdl), dopo aver sentito la risposta alle domande poste circa le condizioni della struttura intercomunale di San Marino.
Era stato proprio ModenaQui a portare all’attenzione di istituzioni e cittadinanza le serie problematiche che il canile carpigiano si trova ad affrontare: alle carenze strutturali, alla mancanza del rispetto delle norme di sicurezza e il conseguente rischio corso da animali e volontari, si sono sommati i tagli effettuati dall’amministrazione, nell’ottica di un bilancio quantomeno traballante.
Se l’interrogazione di Rostovi doveva servire per capire quali fossero le reali intenzioni della giunta sulla struttura, la risposta dell’assessore all’Ambiente è servita per capire che di intenzioni ce ne sono davvero poche.
Alquanto vaghe e imprecise alcune dichiarazioni di Tosi, che ha negato la mancanza degli standard di sicurezza e ha imputato alle deiezioni dei cani il degrado della struttura, ‘impegnandosi’ a cercare di onorare gli impegni presi con il Gruppo Zoofilo carpigiano entro il 2010.
L’assessore ha fatto una lunga premessa, in cui ha rispolverato il vecchio adagio di un bilancio che deve fare i conti con la crisi e con il patto di stabilità imposto dal governo.
«Con queste risposte - ha replicato Rostovi - Tosi conferma il mio sospetto: al canile non c’è mai andato.
Non si è assunto la responsabilità di fornire date o scadenze per gli interventi».
Il sospetto del consigliere del Pdl trova conferme anche nelle parole di Fabrizio Buccedi, responsabile dei volontari del Gruppo Zoofilo che gestisce il canile: «Sì, è vero, non è ancora venuto.
Si sta impegnando, abbiamo anche accettato i tagli, però avremmo voluto avere risposte più concrete.
Lo stato strutturale è critico (sta crollando il tetto, una volontaria cadendo si è rotta l’anca, mancano i piani di fuga) l’assessore ha parlato solo di interventi straordinari.
Tengo a sottolineare che siamo apolitici, e che il nostro è un servizio sanitario volto alla prevenzione delle malattie, alcune mortali per l’uomo, che purtroppo si stanno diffondendo di nuovo a causa proprio della chiusura dei canili nel centro Italia».
Daniele Franda