Interrogazione
Con risposta in consiglio e scritta.
Oggetto: Ostello della gioventù
Con la presente sono a richiedere:
1. Quali siano i tempi di ultimazione dei lavori?
2. Per quando è prevista l’apertura al pubblico e quanti saranno i posti letto?
3. Se l’amministrazione intende gestire la struttura autonomamente o affidarne la gestione a terzi?
4. Nel caso di gestione affidata, l’amministrazione ha già preso contatti con enti e/o associazioni; se si quali?
5. Quale sia stato il costo complessivo dell’opera specificando le spese sostenute direttamente dal comune?
6. Quali saranno i costi di gestione annuali della struttura, sia in caso di gestione diretta che affidata a terzi?
Cristian Rostovi.
martedì 29 marzo 2011
lunedì 28 marzo 2011
Una piscina in alto mare....
Interrogazione
Con risposta in consiglio e scritta
Oggetto: Nuovo progetto della Piscina Comunale.
Considerando
Che l’assessore D’Addese in data 12/12/2010 ha dichiarato alla stampa “Il progetto della nuova piscina è praticamente pronto, deve solo passare al vaglio dei vari soggetti coinvolti, poi a febbraio lo presenteremo in consiglio”
Preso atto
Che nemmeno nell’ordine del giorno per il consiglio comunale del 31/03/2011 è prevista questa presentazione.
Si chiede
1. Se il progetto sia pronto e in caso di risposta negativa, quali siano i motivi del ritardo nella conclusione della fase di progettazione?
2. Se vi siano contatti con “privati” per la gestione e nel caso di risposta affermativa di chi si tratta?
3. Se l’assessore sia finalmente in grado di comunicare al consiglio una data certa per la presentazione del progetto?
4. Se per il nuovo progetto l’amministrazione abbia sostenuto nuovi costi e se si a quanto ammontano?
5. A quanto ammonta, secondo il nuovo progetto, il costo di realizzazione dell’opera?
Firmato
Cristian Rostovi
Con risposta in consiglio e scritta
Oggetto: Nuovo progetto della Piscina Comunale.
Considerando
Che l’assessore D’Addese in data 12/12/2010 ha dichiarato alla stampa “Il progetto della nuova piscina è praticamente pronto, deve solo passare al vaglio dei vari soggetti coinvolti, poi a febbraio lo presenteremo in consiglio”
Preso atto
Che nemmeno nell’ordine del giorno per il consiglio comunale del 31/03/2011 è prevista questa presentazione.
Si chiede
1. Se il progetto sia pronto e in caso di risposta negativa, quali siano i motivi del ritardo nella conclusione della fase di progettazione?
2. Se vi siano contatti con “privati” per la gestione e nel caso di risposta affermativa di chi si tratta?
3. Se l’assessore sia finalmente in grado di comunicare al consiglio una data certa per la presentazione del progetto?
4. Se per il nuovo progetto l’amministrazione abbia sostenuto nuovi costi e se si a quanto ammontano?
5. A quanto ammonta, secondo il nuovo progetto, il costo di realizzazione dell’opera?
Firmato
Cristian Rostovi
domenica 27 marzo 2011
"Abusi Edilizi"
Il piano regolatore del 2000 è nato illegittimo»
Pdl, Lega e ApC hanno chiesto il parere di uno studio legale
«Il piano regolatore (Prg) adottato nel 2000 è nato illegittimo».
La denuncia arriva dai capigruppo dei tre maggiori partiti d’opposizione, Pdl, Lega Nord ed ApC, che hanno chiesto un parere tecnico ad uno studio legale di Bologna esperto in materia urbanistica.
«Dopo anni passati a guardare le carte - spiega Roberto Andreoli (Pdl) -, siamo venuti a capo di questa questione: il Prg 2000 non poteva essere adottato, mancavano strumenti urbanistici essenziali come il Psc, il Poc e il Rue».
Ma vediamo quali sono le ragioni che hanno portato le tre compagini politiche ad avanzare accuse ben precise all’amministrazione: il Prg 2000 viene approvato il 21 luglio del 2000.
In quel momento, a regolare la materia urbanistica vi era una legge regionale, la 20/2000 (adottata nell’aprile di quell’anno) che imponeva agli enti locali in procinto di modificare o adottare un nuovo piano regolatore (come Carpi appunto) di definire l’adozione contestuale di altri strumenti di pianificazione urbanistica, ossia il Psc (Piano strutturale comunale), il Poc (Piano operativo comunale) e il Rue (Regolamento urbanistico edilizio).
A dispetto di ciò, il Comune approvò il Prg senza definire questi strumenti, che mancano tuttora.
Nel novembre dello stesso anno, intervenne un’altra legge regionale, che «rimise in carreggiata il nostro, ma anche quello di altri Comuni, Prg.
In sostanza, concesse una deroga allo stesso piano».
E così il territorio comunale venne messo sul ‘mercato’, aprendo allo sviluppo edilizio che contraddistinse quegli anni.
«Il Prg 2000 diede il via ad un corsa forsennata alla costruzione - prosegue Andreoli -, che era rimasta bloccata per i precedenti 12 anni».
Fu proprio la mancanza degli strumenti di pianificazione territoriale specifici (Psc, Poc e Rue) a permettere uno sviluppo «irregolare, avvallato dagli altri enti, come la Provincia e la Regione, che non hanno fatto il loro dovere e per una precisa scelta politica hanno chiuso un’occhio riguardo l’illegittimità del piano regolatore».
Daniele Franda
Articolo tratto da Modena Qui del 27/13/2011
Pdl, Lega e ApC hanno chiesto il parere di uno studio legale
«Il piano regolatore (Prg) adottato nel 2000 è nato illegittimo».
La denuncia arriva dai capigruppo dei tre maggiori partiti d’opposizione, Pdl, Lega Nord ed ApC, che hanno chiesto un parere tecnico ad uno studio legale di Bologna esperto in materia urbanistica.
«Dopo anni passati a guardare le carte - spiega Roberto Andreoli (Pdl) -, siamo venuti a capo di questa questione: il Prg 2000 non poteva essere adottato, mancavano strumenti urbanistici essenziali come il Psc, il Poc e il Rue».
Ma vediamo quali sono le ragioni che hanno portato le tre compagini politiche ad avanzare accuse ben precise all’amministrazione: il Prg 2000 viene approvato il 21 luglio del 2000.
In quel momento, a regolare la materia urbanistica vi era una legge regionale, la 20/2000 (adottata nell’aprile di quell’anno) che imponeva agli enti locali in procinto di modificare o adottare un nuovo piano regolatore (come Carpi appunto) di definire l’adozione contestuale di altri strumenti di pianificazione urbanistica, ossia il Psc (Piano strutturale comunale), il Poc (Piano operativo comunale) e il Rue (Regolamento urbanistico edilizio).
A dispetto di ciò, il Comune approvò il Prg senza definire questi strumenti, che mancano tuttora.
Nel novembre dello stesso anno, intervenne un’altra legge regionale, che «rimise in carreggiata il nostro, ma anche quello di altri Comuni, Prg.
In sostanza, concesse una deroga allo stesso piano».
E così il territorio comunale venne messo sul ‘mercato’, aprendo allo sviluppo edilizio che contraddistinse quegli anni.
«Il Prg 2000 diede il via ad un corsa forsennata alla costruzione - prosegue Andreoli -, che era rimasta bloccata per i precedenti 12 anni».
Fu proprio la mancanza degli strumenti di pianificazione territoriale specifici (Psc, Poc e Rue) a permettere uno sviluppo «irregolare, avvallato dagli altri enti, come la Provincia e la Regione, che non hanno fatto il loro dovere e per una precisa scelta politica hanno chiuso un’occhio riguardo l’illegittimità del piano regolatore».
Daniele Franda
Articolo tratto da Modena Qui del 27/13/2011
sabato 5 marzo 2011
Patrioti della domenica...
PDL Carpi
Comunicato stampa
Capisco che quando non si hanno idee si cerchi la polemica ad ogni costo, ma che il Pd pretenda di darci lezioni di “patriottismo” è veramente ridicolo.
Per noi, l’Italia è da sempre la terra dei padri, l’inno nazionale da sempre apre le nostre manifestazioni e le nostre piazze sono da sempre “colorate”dal tricolore, quindi e sia chiaro non accettiamo lezioni, soprattutto da chi fino a ieri, non riconosceva l’importanza del Risorgimento e nelle piazze cantava e sventolava “bandiera rossa”.
Cristian Rostovi.
Coordinatore Pdl Carpi
Comunicato stampa
Capisco che quando non si hanno idee si cerchi la polemica ad ogni costo, ma che il Pd pretenda di darci lezioni di “patriottismo” è veramente ridicolo.
Per noi, l’Italia è da sempre la terra dei padri, l’inno nazionale da sempre apre le nostre manifestazioni e le nostre piazze sono da sempre “colorate”dal tricolore, quindi e sia chiaro non accettiamo lezioni, soprattutto da chi fino a ieri, non riconosceva l’importanza del Risorgimento e nelle piazze cantava e sventolava “bandiera rossa”.
Cristian Rostovi.
Coordinatore Pdl Carpi
Iscriviti a:
Post (Atom)