lunedì 31 ottobre 2016

Tra il dire e il fare..

Ad inizio mandato, durante la presentazione delle linee guida del suo mandato, il sindaco disse:
Partecipazione e Ascolto sono due imperativi a cui mai intendo venir meno. Inizio dalla partecipazione perché questa è la nostra idea di governo della città.
Partecipazione come vera pratica di ascolto per permetterci di effettuare scelte condivise
.Un approccio partecipativo significa mettersi più a contatto con i reali bisogni delle persone, consente di incontrare competenze e capacità sotto forma di idee e proposte, per permettere di vedere i problemi sotto angolature diverse e aggredirli con maggior efficacia.
Alla base di un disegno come questo è necessario cambiare il sistema di comunicazione dell’ente, indirizzandolo sul modello “open data” che consente la messa a disposizione di tutte le informazioni da parte del Comune per la massima trasparenza e condivisione.
 Questo coinvolgimento dei cittadini non riguarderà solo quanti vivono e si impegnano in realtà urbane; in particolare sarà data voce ai residenti e a chi vive nelle realtà di frazione,perché possano contribuire direttamente agli indirizzi amministrativi che riguardano quelle parti di territorio.
Questo è un modo per far sentire ancora più unito ed omogeneo tutto il territorio comunale.
Come sono realmente le cose 2 anni dopo? Molto semplice, le belle parole del sindaco sono rimaste, purtroppo, solo parole. Il consiglio comunale continua ad essere relegato al ruolo di “approvatore” dei progetti della giunta e le opposizioni continuano a parlare ad oratori mai realmente interessati ad un vero confronto, un chiaro esempio e l’ultimo provvedimento con le restrizioni al traffico; la maggioranza e la giunta sono talmente interessate al parere delle minoranze, che il progetto non è nemmeno stato presentato al consiglio.
 Disse inoltre:
La nostra città vanta la presenza di un verde diffuso e fruibile, con un patrimonio di oltre35.000 piante presenti su area pubblica. Nonostante questo, credo sia tempo di arricchire questo patrimonio. L'obiettivo ambientale di mitigare le profonde trasformazioni climatiche in atto e di creare importanti luoghi di verde dove i cittadini possano trascorrere momenti di relax, attività fisica e ludica per i ragazzi, è quello che ci siamo dati. Abbiamo condiviso gli obiettivi dell'associazione ‘Parco Lama' e continueremo a sostenere la realizzazione di quel progetto in quell'area . Vogliamo inoltre dotare la città di altri spazi verdi di dimensioni significative: uno nell'area intorno al cimitero urbano e uno nell'area che divide la zona industriale dalla città, tra via dell'Industria e la tangenziale.
Esiste un problema di collegamenti e di vie di comunicazione verso le città vicine e all'interno del territorio urbano e comunale. Si deve agire su diversi livelli; una sinergia con le amministrazioni delle città interessate per un effettivo miglioramento della viabilità, con i capoluoghi del triangolo Reggio Emilia, Modena e Mantova, in particolare nel primo tratto Carpi-Correggio e Modena-Carpi. Mentre sul versante della viabilità intra-urbana occorre riconnettere tutte le aree della città: il completamento delle rotonde e dei percorsi ciclo-pedonali. La crescita del quartiere di Cibeno e dell'area est richiede il superamento definitivo del passaggio a livello. Dobbiamo proseguire l'impegno per il trasporto pubblico su gomma e ferro; gli investimenti sulla linea Carpi/Modena, per noi, sono una priorità e su questo ci sarà il massimo sforzo per metterli al centro delle agende regionali e nazionali. Proseguiremo lo sviluppo progressivo del Piano che prevede più di 230 km di piste ciclabili a Carpi.
Su queste affermazioni non credo serva commentare, la cura del verde pubblico, le fruibilissime piste ciclabili (viale dallai con annesso impianto semaforico),le comodissime rotonde (viale muratori)e  i bellissimi  progetti  per il superamento del passaggio a livello e dei problemi  di traffico sulla Nazionale per Carpi, sono evidenti a tutti. O sbaglio!?!?!

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