venerdì 9 aprile 2010

Un consiglio con il silenziatore

Gruppo Consiliare

PDL Carpi

La questione Ronchetti è da giorni sui quotidiani locali, ne hanno parlato famose testate nazionali, pagine su pagine con centinaia di commenti su importanti Blog, la pagina Facebook della Ronchetti, piena di attestati di stima e poche critiche, al contrario di quella del sindaco Campedelli che è piena di critiche e d qualche apprezzamento, sempre sul social network più famoso sono nati tanti gruppi pro Ronchetti che invitano a riscrivere la frase incriminata sulla Bacheca del Sindaco o di inviarla via mail all’indirizzo del Pd di Carpi, insomma tutti ne parlano, in tutti i posti o quasi….

Perché ieri sera durante il Consiglio Comunale di Carpi alla nostra richiesta di poter parlare sul caso Ronchetti nella sede per noi più opportuna e cioè il consiglio stesso, Pd e Rifondazione Comunista Lista Carpi 5 stelle (i paladini della libertà di espressione) hanno detto NO!! E votando contro alla proposta del presidente Taurasi di aprire un dibattito, hanno impedito a noi di parlare e ai cittadini Carpigiani di sapere le posizioni sull’argomento, dei propri rappresentanti.

E tutto questo perché?

Per quel che riguarda il Pd molto semplicemente per paura, una grande paura che risultassero evidenti le loro divisioni interne.

Personalmente e con me anche l’intero gruppo consigliare del Pdl, consideriamo quello che è accaduto ieri sera molto grave e non mancheremo di ricordare ogni qual volta ne avremo l’occasione, il comportamento pieno di ipocrisia e di poca trasparenza del Pd.

Rostovi Cristian

Consigliere Comunale Pdl Carpi

martedì 6 aprile 2010

vittoria o sconfitta... a mente fredda....

Tutti hanno vinto, chi più, chi meno, chi ha preso 7 regioni, chi 6, chi ne ha perse 4 e chi le ha guadagnate, chi è cresciuto chi è calato.

Tutto vero? No!!

Queste elezioni hanno un solo vincitore elettorale, ma anche, tanti sconfitti politicamente, a destra come a sinistra.

L'alto astensionismo l'affermazione dei partiti estremi e del movimento 5 stelle sono fattori da non trascurare.

Fermandoci sull'astensionismo credo sia troppo semplice dire " è colpa di quelli che a Roma hanno parlato di tutto, meno che delle cose importanti".

Magari è anche vero, ma sarebbe una giustificazione se parlassimo di elezioni politiche, invece no, queste erano elezioni "Locali" si votava per regioni, alcune province e molti comuni e l'affluenza è stata cmq bassa.

Quindi forse la colpa non è solo dei politici romani, forse è anche nostra, noi che siamo la faccia dei partiti sul territorio, noi che ci lamentiamo dell'immobilismo del parlamento, degli schieramenti bloccati, delle correnti nei partiti.

E' vero anche che molti di noi sono volontari della politica, che le linee guida vengono decise ai piani alti, ma questo non sminuisce le nostre colpe, neanche noi siamo riusciti a coinvolgere le persone, a mostrare che esiste una politica "diversa", una politica che non guarda sempre al passato, al "da dove vieni" al comodo di parte.

Ma una politica capace di guardare al futuro, che si ricordi del passato, ma per prendere spunti e capire gli errori.

Se i grandi partiti sono in crisi, ci sarà un motivo, o forse, anzi sicuramente, più di uno ed alcuni di questi sono secondo me molto evidenti.

Nella continua lotta a prendere voti, abbiamo perso per strada troppe cose, spesso non siamo capaci di guardare al cuore del problema, abbiamo dato a tutto un "colore politico" e così facendo si estremizza ed allo stesso tempo banalizza, prendiamo ad esempio l'immigrazione, è facile dire la sinistra è pro, la destra contro, ma l'immigrazione non è, ne auspicabile ne sopprimibile, l'immigrazione é un dato di fatto, ed è partendo da questo dato di fatto che va analizzata e governata, problema o risorsa che sia, è un fatto trasversale ed indipendente da chi governa.

Destra e sinistra perdono un sacco di tempo a litigare, perdendo così di vista tematiche importanti, ed è facendo proprie,molte di queste tematiche, che i movimenti prendono forza, penso alla lista 5 stelle, che per fare 2 esempi parla di rifiuti ZERO e di energie rinnovabili (che non per forza a parer mio significa no al nucleare) , ed in questo secondo me Pd e Pdl sbagliano.

Il mio sarà probabilmente un discorso qualunquista e forse un po’ ipocrita visto che, con il mio "piccolo ruolo" di consigliere comunale faccio parte di questo sistema, ma è quello che penso.

Cristian Rostovi

domenica 28 marzo 2010

canile domande e risposte..... Ma quali risposte.....

Canile, arrivano promesse ma di soldi neanche l’ombra
«Non è possibile tirare in ballo il governo in un’interrogazione sul canile, sono del tutto insoddisfatto della risposta dell’assessore Tosi».
Ha tutte le ragioni per esserlo, il consigliere Cristian Rostovi (Pdl), dopo aver sentito la risposta alle domande poste circa le condizioni della struttura intercomunale di San Marino.
Era stato proprio ModenaQui a portare all’attenzione di istituzioni e cittadinanza le serie problematiche che il canile carpigiano si trova ad affrontare: alle carenze strutturali, alla mancanza del rispetto delle norme di sicurezza e il conseguente rischio corso da animali e volontari, si sono sommati i tagli effettuati dall’amministrazione, nell’ottica di un bilancio quantomeno traballante.
Se l’interrogazione di Rostovi doveva servire per capire quali fossero le reali intenzioni della giunta sulla struttura, la risposta dell’assessore all’Ambiente è servita per capire che di intenzioni ce ne sono davvero poche.
Alquanto vaghe e imprecise alcune dichiarazioni di Tosi, che ha negato la mancanza degli standard di sicurezza e ha imputato alle deiezioni dei cani il degrado della struttura, ‘impegnandosi’ a cercare di onorare gli impegni presi con il Gruppo Zoofilo carpigiano entro il 2010.
L’assessore ha fatto una lunga premessa, in cui ha rispolverato il vecchio adagio di un bilancio che deve fare i conti con la crisi e con il patto di stabilità imposto dal governo.
«Con queste risposte - ha replicato Rostovi - Tosi conferma il mio sospetto: al canile non c’è mai andato.
Non si è assunto la responsabilità di fornire date o scadenze per gli interventi».
Il sospetto del consigliere del Pdl trova conferme anche nelle parole di Fabrizio Buccedi, responsabile dei volontari del Gruppo Zoofilo che gestisce il canile: «Sì, è vero, non è ancora venuto.
Si sta impegnando, abbiamo anche accettato i tagli, però avremmo voluto avere risposte più concrete.
Lo stato strutturale è critico (sta crollando il tetto, una volontaria cadendo si è rotta l’anca, mancano i piani di fuga) l’assessore ha parlato solo di interventi straordinari.
Tengo a sottolineare che siamo apolitici, e che il nostro è un servizio sanitario volto alla prevenzione delle malattie, alcune mortali per l’uomo, che purtroppo si stanno diffondendo di nuovo a causa proprio della chiusura dei canili nel centro Italia».
Daniele Franda