Intervento sul bilancio di previsione 2010
Sul calendario Scout del 2010, nella pagina di Gennaio, è riportata una citazione di Stefania Belmondo, che dice: “Ho imparato a guardare alla meta e a conquistarla con coraggio”.
Questa frase mi ha fatto pensare, perché una meta a cui ambire e il coraggio nelle scelte che si devono fare per raggiungerla, sono esattamente le cose che non trovo né in questo bilancio né nel piano triennale degli investimenti.
La relazione programmatica del Ns sindaco ne è prova evidente.
Entrando nel merito di un settore, una prova evidente è l’ ambiente.
Nella relazione si afferma che il Peter-Mar è “il progetto più significativo relativo alle politiche ambientali” (il che, è tutto dire…).
Allora, io mi chiedo perché, durante la presentazione del bilancio a S.Marino, quando un cittadino chiese, se fosse veramente necessario fare questo parco e non usare i soldi per altri scopi, l’assessore rispose “il comune per questa opera non spenderà nulla”.
Se veramente la considerate così importante allora difendetela (e qui esce il coraggio) e assumetevi la “responsabilità” della scelta, facendo anche presente che è ver,o che per il Peter-Mar il comune non spende nulla,ma per realizzarlo ha spostato i soldi che la Fondazione aveva destinato alla costruzione dell’isola ecologica nella zona sud di carpi, opera di cui la città necessita e che quindi andrà prima o poi realizzata e questa volta probabilmente con soldi del comune.
Sempre sul tema ambiente, sia la relazione del sindaco sia la relazione previsionale e programmatica 2010/2012 sono piene di: ipotesi, proveremo, è nostra intenzione ecc ecc.
Nessun progetto concreto, nessuno stanziamento ma neanche nessun accenno al grande Bosco, nulla, su come rendere Carpi più autosufficiente dal punto di vista energetico, solo grandi parole sui mq di verde procapite… Ma, se per voi il parco Papa Giovanni Paolo II è un punto di riferimento, allora è tutto più chiaro.
Continuando a leggere la relazione previsionale, mi sono imbattuto in questa frase, “controllare il randagismo canino e felino, proseguire gli interventi di manutenzione straordinaria, del canile ecc ecc” (pagina 55 della relazione previsionale programmatica) e mi sono chiesto, se questi sono gli obiettivi, perché il comune ha tagliato i finanziamenti a questa struttura,
mettendo a forte rischio la continuazione dei servizi svolti dai volontari,come l’accalappiatura dei cani, che altrimenti dovrebbe essere svolta dalla polizia municipale.
Perché parla di manutenzione straordinaria (specificando, recinti ed aree di sgambettamento) quando al canile sono ancora presenti coperture in amianto, non ci sono le uscite di sicurezza e non sono rispettate le norme antincendio.
Questo del canile è solo un esempio per mettere in evidenza che le belle parole (quando ci sono) se non seguite dai fatti sono come la biblica casa costruita sulla sabbia.
Grazie.
Cristian Rostovi
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