sabato 26 giugno 2010

La Cgil e le cattive abitudini.


Lunedì scorso nella ditta per la quale lavoro, si è svolta una riunione sindacale a cura della Cgil, quasi tutti i dipendenti erano presenti, il che era preventivabile visto che la riunione trattava come argomento "la cassa integrazione straordinaria" che dal mese di giugno è attiva in azienda.

Alle ore 12,30 ci riuniamo in magazzino, pronti a sentire il sindacalista di turno parlarci fino alle 14 della nostra situazione.

O almeno è quello che tutti pensavamo, ma la nostra illusione di sentirci dire quale fosse il nostro futuro prossimo è presto svanita, perché dopo una breve introduzione sull'importanza di quello che a breve avremmo sentito, cominciammo a capire, che non avevamo rinunciato al pranzo, non avevamo "costretto" l'azienda a pagarci un’ora e mezza di lavoro non svolto, per parlare di noi, ma per sentire un sindacalista parlare per 45 minuti della manovra finanziaria del Governo, "spiegandoci" cosa comportava per noi questa manovra, dando informazioni in modo incompleto e parziale, inventandosi provvedimenti, il tutto ovviamente senza contraddittorio (io per rispetto del tempo dei miei colleghi mi sono astenuto dal ribattere), questi primi 45 minuti di pura propaganda politica che previsioni di scenari apocalittici, si sono conclusi con l'invito a fare la tessera ed a partecipare allo sciopero del venerdì seguente.

Il secondo tema trattato è stato la vertenza Pomigliano, nello spiegare questo caso penso si siano raggiunti livelli veramente bassi, sono stati 10 minuti di puro terrorismo, il tutto lanciando gravi accuse a UIL, CISL ed UGL, dopo di questo siamo passati al rinnovo del nostro contratto nazionale, sul quale ci è stato chiesto di esprimerci con il voto, peccato non ci sia stato praticamente presentato, della serie voto consapevole.

Per finire finalmente è giunto il momento di parlare di cassa integrazione, ma qui arriva la delusione più grande, visto che praticamente non ci viene detto nulla, se non che non è riuscito a leggersi bene l'accordo e che i documenti necessari a richiedere l'anticipo da parte delle banche della quota di stipendi che ci dovrà elargire l'inps non sono ancora pronti, perché non ha fatto in tempo (tanto lo stipendio è il nostro) a prepararli, già questo sarebbe grave ma quello che aumenta la gravità della cosa è che il nostro sindacalista non sapeva nemmeno quale fosse la procedura e quali documenti servissero.

Quello che è successo nella "mia"azienda, credo sia la norma e tutto questo lo trovo molto grave, un sindacato ha diritto di dire quelle cose, ma che lo faccia con i propri iscritti, in incontri appositi e non sfruttando riunioni sindacali aziendali (pagate) alle quali i dipendenti partecipano pensando di parlare di loro ed invece si devono sorbire un’ora è mezza di attacchi agli altri sindacati ed al governo.

Questo cara Cgil è da imbroglioni, se la gente inizia è non seguirvi più è per questi motivi, perché sta iniziando a capire che se sono anni che siete in contrasto con gli altri sindacati un motivo ci sarà e che non è quello che dite voi, non vi segue più perché voi non fate sindacato voi fate POLITICA e lo fare sfruttando il vostro ruolo di sindacato.

Chiudo con un consiglio, non pensato che il risultato dell'ultimo sciopero (dai voi ritenuto ottimo), sia del vostro consenso, perché sapete benissimo che molti di quei pochi che hanno aderito, l'hanno fatto perché costretti, dalla chiusura degli asili ecc, oppure hanno approfittato della "casualità" che il giorno prescelto fosse un Venerdì.


1 commento:

  1. ma ti sei rotto un dito? Mentre andavi in ferie?
    spero di no!

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